Una cisterna Kessel per il recupero dell’acqua piovana

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Sfruttiamo l’acqua piovana per non sprecare l’acqua potabile

Una cisterna Kessel per il recupero dell’acqua piovana, interrata durante la costruzione di una nuova villetta, sopperisce al consumo giornaliero d’acqua dovuto al risciacquo dei WC e all’irrigazione del giardino, con grande vantaggio per la flora batterica del terreno e per le piante stesse grazie all’assenza di calcare e fluoro, oltre al risparmio economico e alla valorizzazione dell’anima green di chi ci abita.

Almeno la metà dell’acqua potabile che utilizziamo ogni giorno può essere sostituita dall’acqua piovana che, una volta filtrata, può essere raccolta in un serbatoio e sfruttata in diversi modi, come l’irrigazione, perché spesso nei periodi di siccità, proprio quando il nostro verde ha maggior bisogno di essere innaffiato, possono essere in vigore norme territoriali che impediscono l’uso dell’acqua potabile al di fuori dello stretto indispensabile (igiene della persona, usi alimentari, ecc.), lo scarico degli sciacquoni dei vasi sanitari, perché ogni volta che ne facciamo uso vengono scaricati  una decina di litri di acqua potabile in fognatura e nelle pulizie domestiche, quando per esempio lavando i pavimenti o l’automobile possiamo tranquillamente sfruttare l’acqua piovana senza dover rinunciare a igiene e qualità.

Per il miglior risultato nella realizzazione dell’impianto, sono determinanti il suo corretto dimensionamento e il sistema di filtraggio: conoscendo l’apporto di acqua piovana e la tipologia e il numero di prelievi che andrà ad integrare, possiamo valutare la capacità del serbatoio.

Il filtraggio dell’acqua piovana è indispensabile per evitare di portare nel serbatoio lo sporco che si forma abitualmente sul tetto. La nostra proposta è caratterizzata da un filtro a maglia finissima da installare a monte del serbatoio e non all’interno. In questo modo possiamo fare tutte le ispezioni e le manutenzioni di pulizia richieste senza dover aprire ogni volta la cisterna: la luce e lo sporco che inevitabilmente entrano sono dei fattori critici che accelerano la proliferazione di alghe.


Il filtro e la cisterna Kessel: non è assolutamente vero che “più grande è, meglio è”, perché se l’acqua recuperata resta ferma per un periodo eccessivo (neanche troppo lungo, circa 1 mese) avremmo come risultato acqua non limpida e di odore sgradevole.


La valvola di non riflusso Staufix: è un accessorio importante che noi consigliamo sempre e che va installata sulla tubazione di troppo pieno per evitare l’infiltrarsi di piccoli roditori o insetti che finiscono per  annegare all’interno del serbatoio.


Schema dell’impianto, che deve sempre garantire la qualità dell’acqua raccolta, per sfruttarla al meglio e ottimizzarne l’impiego. L’unifamiliare costruita a Mandria vicino a Padova è in classe energetica A e il recupero delle acque piovane rappresenta un accorgimento importante, dimostrando ancora una volta che le scelte fatte a monte nella progettazione rivestono un ruolo basilare per la valorizzazione dell’immobile.

Installazione della cisterna in cantiere.

Sempre più spesso le normative territoriali richiedono l’installazione di questi sistemi sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni: i sistemi di recupero dell’acqua piovana sono sicuramente un valore aggiunto per l’immobile, che potrà così risultare più appetibile sul mercato.

Il team CVB Professional ha supportato molte imprese nella progettazione e nella realizzazione di questi impianti: “La scelta di una cisterna Kessel” – spiega il direttore tecnico della Faggian srl – “è stata dettata dalla qualità dei materiali, dalla completezza dell’allestimento e dalla fiducia riposta in Commerciale Veneta Beltrame, che ci ha fornito l’assistenza tecnica necessaria durante tutta la fase commerciale del prodotto”.


Vista a lavori ultimati.

ORDINANZA4
Un esempio di ordinanza comunale per il divieto di consumo di acqua potabile per usi non domestici.