Ventilazione Climatica

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Pensavi di sapere già tutto sulla VMC?

La Ventilazione Climatica sfrutta la rete di distribuzione della VMC all’interno dell’abitazione per la diffusione omogenea di aria climatizzata e deumidificata.

Il fabbisogno energetico dei nuovi edifici è sempre più basso per l’utilizzo di materiali e tecniche costruttive all’avanguardia. Parte del fabbisogno energetico invernale è soddisfatto dagli apporti di calore gratuiti (free-heating) presenti nelle case sotto forma di calore generato dagli elettrodomestici, di irraggiamento solare attraverso le superfici trasparenti e di presenza delle persone. Questi apporti di calore, nel periodo invernale, integrano l’impianto di riscaldamento permettendo di risparmiare energia, ma per essere sfruttati in maniera corretta richiedono un impianto di emissione a bassa inerzia termica, in grado di rispondere velocemente alla regolazione per garantire condizioni termo-igrometriche confortevoli e costanti.

Per contemplare le normative in vigore di 0,3 – 0,5 volumi ora (ogni ora deve essere ricambiata da un terzo a metà dell’aria presente nei locali) spesso è inevitabile aggiungere alla ventilazione normale con le sole finestre anche un sistema meccanico composto dalla rete di tubazioni, che si stende nel momento della costruzione o ristrutturazione dell’abitazione, e da macchinari e ventilatori in grado di raccogliere l’aria dagli ambienti più inquinati di odore e umidità per reimmetterla in equivalenza di portata nelle stanze nobili della casa come il salotto e le camere.

La VMC, opportunamente dimensionata per rispettare i parametri di ventilazione imposti per legge, può rendere disponibile un’aria più sana e ottimale anche per temperatura e comfort in tutta la casa 24/24 ore, facendo sì che sulla stessa rete di distribuzione venga trasportata aria anche deumidificata e climatizzata, con un piccolo sovradimensionamento della rete stessa e con un modulo aggiuntivo sulla macchina principale per fornire all’aria la potenza termica richiesta.

Con la sola rete della Ventilazione Meccanica Controllata è quindi possibile gestire per intero la climatizzazione dell’abitazione senza aggiungere un’altra rete di distribuzione specifica, e quindi senza altri costi aggiuntivi con interventi invasivi e per un miglior servizio per chi vi ci abita. Si parla quindi di Ventilazione Climatica o di Ventilazione Integrata quando con la stessa rete della VMC si gestisce in parte o totalmente anche la climatizzazione e la deumidificazione. 

In questo caso l’impianto ad aria risponde alle esigenze utilizzando un fluido termovettore, l’aria appunto, caratterizzato da minima inerzia e transitori molto veloci in risposta alle regolazioni. Definiamo quindi Ventilazione Climatica questo sistema a tutta aria, in cui l’unità di VMC viene integrata da un post trattamento progettato appositamente per sfruttare la prevalenza fornita dal ventilatore di mandata.

I sistemi di Ventilazione Climatica non possono prescindere da un involucro edilizio altamente performante e dall’installazione di recuperatori con rendimenti elevati.
Una volta soddisfatte queste condizioni è possibile coprire interamente il fabbisogno termico invernale ed estivo dell’edificio e il dimensionamento dell’impianto di Ventilazione Climatica prevede una proporzionalità tra l’indice di ricambio orario e la potenza termica fornita.

La scelta del sistema di post trattamento da utilizzare dipende dal tipo di generatore disponibile e dal tipo di soluzione impiantistica scelta, quindi dalla temperatura dell’acqua fornita.

Soluzione 1:
– temperatura acqua 45 – 40 °C
– temperatura acqua 7 – 12 °C

La batteria di post trattamento è alimentata con acqua alla temperatura di 45°C per il riscaldamento e alla temperatura di 7°C per raffrescare e deumidificare il flusso d’aria immesso nell’ambiente. Questo impianto assicura il costante ricambio d’aria con conseguente eliminazione di odori, vapore acqueo e altri agenti inquinanti degli ambienti indoor, controllando temperatura e umidità.

Soluzione 2:
– temperatura acqua 35 – 40 °C
– temperatura acqua 15 – 18 °C

Il deumidificatore è alimentato con acqua alla temperatura di 35°C per il riscaldamento e a 15°-18°C per raffrescare e deumidificare il flusso di aria immesso in ambiente. In questo tipo di impianto, la maggiore difficoltà deriva dall’impossibilità di smaltire i carichi latenti dati  dalla presenza di persone e dall’ingresso di aria esterna. Grazie all’abbinamento di recuperatori di calore ad altissima efficienza con deumidificatori e senza ventilatori, che vanno a trattare l’aria esterna, si possono garantire le stesse prestazioni con la metà dei volumi d’aria trattata, permettendo l’utilizzo di macchine più compatte ma soprattutto consentendo un minor dispendio di energia per il raggiungimento dei medesimi risultati. Il deumidificatore, nella stagione fredda, può essere utilizzato come batteria di post trattamento riscaldando l’aria immessa dalle bocchette di mandata integrando il sistema di riscaldamento radiante con l’abbattimento dei transitori dovuti alla regolazione.


Soluzione 1:
Ventilazione Climatica con batteria di post 7 – 12

1 Recuperatore di calore
2 Batteria ad acqua
3 Elettronica
4 Serranda

L’unità di VMC abbinata a una batteria aria/acqua di post trattamento con scambiatore in rame – alluminio compone il primo esempio di Ventilazione Climatica.

In questo impianto l’aria dopo aver scambiato il calore all’interno del recuperatore attraversa la batteria di post trattamento, nella quale a seconda della stagione viene riscaldata o raffrescata, deumidificata e poi immessa nell’ambiente interno grazie ad una capillare distribuzione di condotti e terminali.

La batteria di post è in grado di cedere all’ambiente fino a 5 kW di potenza termica in riscaldamento durante il periodo invernale (temperatura dell’acqua in ingresso 45°C e temperatura aria ambiente 20°C con Umidità Relativa 30%), mentre nella fase estiva è possibile fornire all’ambiente una potenza termica in raffrescamento di 3,90 kW (temperatura dell’acqua in ingresso 7°C e temperatura aria interna 26 °C con Umidità Relativa 70%).
La potenza della batteria può variare a seconda della portata d’aria immessa, delle condizioni dell’aria esterna e della temperatura dell’acqua fornita.


Soluzione 2:
Ventilazione Climatica con deumidificatore 15 – 18

1 Recuperatore di calore
2 Batteria ad acqua
3 Elettronica
4 Serranda
5 Compressore

Il deumidificatore viene alimentato con acqua alla stessa temperatura dell’impianto radiante, normalmente 18°C nella fase estiva e 35°C nella stagione invernale.

Le temperature, ovviamente, variano in funzione del layout dell’impianto: la climatizzazione radiante garantisce il comfort negli ambienti interni grazie alle ampie superfici di scambio, per una temperatura operante ottimale. Durante la stagione estiva, la superficie radiante permette l’abbattimento dei carichi sensibili lasciando al deumidificatore il carico latente. Il sistema di regolazione deumidifica l’aria di mandata in ambiente fino al raggiungimento dell’umidità assoluta di 10,5 g/kg d’aria, che corrisponde al 55% di umidità relativa con 25°C di temperatura a bulbo secco.

CVB Professional è un team di esperti in grado di proporre a installatori, progettisti e costruttori sistemi integrati con soluzioni che aumentano il valore dell’abitazione, prendendo il meglio che i vari produttori hanno in catalogo e integrandoli in un progetto in grado di garantire il miglior risultato in termini di comfort abitativo con il minor dispendio di risorse.

 

Il focus tech di Mauro Baldin

È risaputo che la sensazione di benessere trova la sua massima espressione con la trasmissione dell’energia termica attraverso l’irraggiamento.Per questo motivo, anche se le ultime tendenze di mercato spingono all’utilizzo della Ventilazione Climatica come unica fonte di climatizzazione, riteniamo più conveniente in termini di efficienza e di comfort ambientale l’integrazione dei vari sistemi ad aria nella rete della Ventilazione Meccanica Controllata, lasciando il ruolo primario per l’apporto energetico a un impianto radiante sia esso a pavimento, parete o soffitto.

Con un dimensionamento adeguato, anche con fabbisogni energetici minimi, il comfort risultante sarà sicuramente migliore nel caso del radiante rispetto all’impianto solo aria.


Mauro Baldin